Alla (non sempre affidabile) ChatGPT ho posto una specifica domanda: i social stanno morendo? La risposta è stata (in estrema sintesi): no, si stanno solo "evolvendo".
Invece stanno proprio morendo.
Fra gente che non sta bene di cervello - in modo, direi, troppo, davvero troppo grave - e gente che li utilizza al solo scopo di trollare, una persona sana:
- crolla.
- o diventa matta anche lei
- o si cancella.
Sono una Millennial, e nella mia generazione nessuno più - o quasi - utilizza Facebook, Instagram, altro. Se prima possedeva un account, ora non lo utilizza o lo ha eliminato del tutto.
Gli ultimi giorni li ho praticamente "buttati" "dal terrazzo" passando tutto-tutto il giorno su quei tossici e pessimi ambienti, ottenendo solo l'effetto di deprimermi e sfogarmi sul cibo. (per noia, per stress)
La cancellazione è un'opzione sempre più appetibile.
E parlando di cibo: il 30 ottobre ho avuto una visita con una nutrizionista. Una persona buonissima che, piuttosto che prendermi in cura spillandomi soldi su soldi (e chi se ne frega), mi ha fatto tutto un discorso sul fatto che il mio rapporto conflittuale con il cibo è (rappresenta) a tutti gli effetti un disturbo alimentare che perciò necessita di un intervento specifico, che lei non poteva fornirmi.
C'è un centro per DCA nelle vicinanze che, invece, diceva lei, può seguirmi ambulatorialmente. Ciò significa che posso svolgere le normalissime visite di una persona che si rivolge a un nutrizionista/dietologo, una volta ogni settimana, ma con la mutua. La gentilissima dietista ha scritto una lettera che ho lasciato al mio medico di base per spiegarle la situazione; l'impegnativa dovrebbe essere pronta lunedì.
Ieri era la festa degli americani che amano intagliare zucche.
Per festeggiare "qualcosa" (io non festeggio Halloween, non perché sia cristiana, ma perché sono... beh, sì, sono adulta), anziché il classico film horror al cinema o in streaming, ho voluto andare a teatro. E non nascondo che fra tutta quella gente benvestita con piumini o pellicce e con i capelli cotonati/perfetti, con corpi perfetti, mi sentivo un po' a disagio nel mio vestito nero lungo, con la mia giacchetta di jeans di Kiabi (quanto mi sarà costata? Poco, comunque). Qualche sguardo l'ho subìto, ma me ne sono fregata.
Si trattava del concerto "Candlelight" a Bergamo, un'orchestra che, a lume di candela, ha eseguito alcuni pezzi dei Coldplay. (fra cui "Yellow" e "Fix you", ma anche "Paradise", "Something like this").
E' stata un'esperienza tutto sommato piacevole.
Tornando a casa ero talmente stremata che in 10 minuti ero nel mondo dei sogni (era quasi l'1 del mattino).
Parlando di Halloween: non trovo nulla di entusiasmante in esso come nell'"orrore" in generale, anche se parliamo banalmente di film o romanzi thriller/horror o di true crime. Io sono il tipo di "confettosa" donna che va vestita con le magliettine bianche, i cappellini rosa in inverno. Non mi è mai piaciuto tutto ciò che fosse "dark" se non quando ero proprio giovane - 16 anni - e compravo su siti di dubbio gusto di moda punk (ero abbastanza magra da permettermelo), tingendomi i capelli di rosso e facendomi gli occhi "a panda" (cerchiati di tanto di quel nero che...).
Qualche volta, sulla ventina, ho provato ad intagliare una zucca in onore della vigilia di Ognissanti ("festività" quest'ultima che sento molto più vicina), ma mi è costato così tanta fatica cercare di svuotarla (nei libri di inglese per bambini delle elementari la presentano come la cosa più facile del mondo... sì... "accompagnati" dagli adulti...) che vaffanculo, ho messo la polpa che avevo raccolto in una ciotola e poi l'ho tagliata a fette. (La vellutata di zucca era ottima...)
Halloween in Italia non potrà mai raggiungere la popolarità degli Stati Uniti, non lo ha davvero mai fatto, però nell'ultimo decennio vedo che la sua popolarità qui è ulteriormente calata. Niente più citofonate dai bambini, nessuno in maschera per le strade, nessuna decorazione all'interno dei negozi (giusto qualche petardo, perché la gente è effettivamente scema). La gente continua a restare per lo più atea/agnostica, quindi non è che sia una faccenda di moralismo religioso. Non "sentiamo" più certe festività estranee alla nostra cultura, ancor meno di un tempo (che erano quasi "una novità"...)
Halloween non sarà insomma mai il Carnevale, in Italia. E va benissimo così. Ognuno con le sue tradizioni. Questo "globalismo" o meglio "americanismo" imposto a tutto il pianeta mi risulta fastidioso. E' un bene che l'America stia perdendo potere e influenza nel mondo. Personalmente non credo che la "cultura" (se di cultura si tratta) americana abbia molto di importante e notevole da offrire. La stessa Statua della Libertà è un'opera copiata a man bassa da un'altra opera, di uno scultore italiano.
Statua della libertà a Milano vs a New York.
La prima opera è precedente. Il suo nome fu "Statua della Legge Nuova", realizzata da Camillo Pacetti nel 1810. La "Statua della libertà", plagiata da suddetta opera, è più giovane di almeno 70 anni.
Sono "contenta" (?) che gli Americani stiano dettando legge in merito all'"inclusività" di certe categorie "svantaggiate" come i LGBT, come gli obesi, che è una cosa tutto sommato morale e buona; tuttavia credo che ogni popolo debba preservare le proprie tradizioni - l'Italia ha le sue, come il Carnevale, come Santa Lucia, e altro. L'America si tenga pure Halloween, che con il nostro Paese c'entra come i cavoli bagnati nel latte fresco a colazione.

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Sapevo del plagio della Statua della Libertà.
RispondiEliminaDirei che se hai la possibilità di farti seguire da un centro DCA è la cosa più idonea... sono patologie con cui non si scherza.
Un abbraccio
L'intervento idoneo a cui alludi riguarda tutta un'equipe completa di professionisti specializzati in quel tipo di "problema" (non è propriamente una patologia). Sono stata molto fortunata a trovare quella dietista. Non avevo neanche idea che esistesse un centro simile nelle vicinanze di dove vivo.
EliminaGli americani... copiano un po' tutto. Ciò che c'è di bello nelle altre culture, lo rubano o lo copiano. Vedi i remake degli horror/thriller giapponesi o coreani ("Ringu" o "Old man", i cui remake non sono all'altezza minimamente degli originali).
*Old boy
EliminaIn realtà anche Halloween è stato importato negli Stati Uniti in quanto la sua origine è celtica. A ogni modo è una carnevalata di fine ottobre:)
RispondiEliminasinforosa
Sì, per l'appunto. "Carnevalata d'ottobre" descrive bene :) non la sentirò mai davvero come una festa "mia" inteso come "della mia cultura d'appartenenza".
EliminaBuona giornata!